Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020. Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Press Review
Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
roccarainola.net
AI can beat human brain in chess, but not in memory, reveals study
Sify news
January 19 (ANI): A new research has shown that the brain strategy for storing memories is more efficient than that of Artificial intelligence (AI). The new study, carried out by SISSA scientists in collaboration with Kavli Institute for Systems Neuroscience & Centre for Neural Computation, Trondheim, Norway, has been published in Physical Review Letters. In the last decades, Artificial Intelligence has shown to be very good at achieving exceptional goals in several fields. Chess is one of them: in 1996, for the first time, the computer Deep Blue beat a human player, chess champion Garry Kasparov.
A scacchi una chance per il russo Kasparov di battere il computer dalla memoria corta
il Piccolo.it
TRIESTE Anche per Kasparov adesso c' è speranza. In una partita a scacchi i nostri neuroni possono rivelarsi più svegli e veloci rispetto ai complessi algoritmi dell' Intelligenza Artificiale in fatto di memoria. Le connessioni nell' uomo sono più rapide. Questa, in sintesi, la conclusione di una, nuova ricerca della Sissa di Trieste, condotta in collaborazione con il Kavli Institute for Systems Neuroscience & Centre for Neural Computation di Trondheim. Studio che porta la firma di Francesca Schönsberg e del professor Alessandro Treves (responsabile della ricerca) della Sissa assieme a Yasser Roudi dell' Istituto norvegese.
A scacchi una chance per il russo Kasparov di battere il computer dalla memoria corta
Il Piccolo
Anche per Kasparov adesso c' è speranza. In una partita a scacchi i nostri neuroni possono rivelarsi più svegli e veloci rispetto ai complessi algoritmi dell' Intelligenza Artificiale in fatto di memoria. Le connessioni nell' uomo sono più rapide. Questa, in sintesi, la conclusione di una, nuova ricerca della Sissa di Trieste, condotta in collaborazione con il Kavli Institute for Systems Neuroscience & Centre for Neural Computation di Trondheim. Studio che porta la firma di Francesca Schönsberg e del professor Alessandro Treves (responsabile della ricerca) della Sissa assieme a Yasser Roudi dell' Istituto norvegese.
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Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
World Magazine
AGI - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020. Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
AI can beat human brain in chess, but not in memory, reveals study
news.webindia123
A new research has shown that the brain strategy for storing memories is more efficient than that of Artificial intelligence (AI).
The new study, carried out by SISSA scientists in collaboration with Kavli Institute for Systems Neuroscience & Centre for Neural Computation, Trondheim, Norway, has been published in Physical Review Letters.
In the last decades, Artificial Intelligence has shown to be very good at achieving exceptional goals in several fields. Chess is one of them: in 1996, for the first time, the computer Deep Blue beat a human player, chess champion Garry Kasparov.
Neural networks, real or artificial, learn by tweaking the connections between neurons. Making them stronger or weaker, some neurons become more active, some less, until a pattern of activity emerges. This pattern is what we call "a memory". The AI strategy is to use complex long algorithms, which iteratively tune and optimize the connections.
Il lockdown rende tristi e aumenta la "fame emotiva"
Tantasalute.it
Nel corso del primo lockdown, c’è stato un aumento significativo dei disturbi alimentari da fame emotiva e alimentazione incontrollata. A rivelarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, e pubblicato sulla rivista “Appetite“.
Study: A.I. can beat us in chess, but not in memory
Big News NEtwork
A new research has shown that the brain strategy for storing memories is more efficient than that of Artificial intelligence (AI). The new study, carried out by SISSA scientists in collaboration with Kavli Institute for Systems NeuroscienceCentre for Neural Computation, Trondheim, Norway, has been published in Physical Review Letters. In the last decades, Artificial Intelligence has shown to be very good at achieving exceptional goals in several fields. Chess is one of them: in 1996, for the first time, the computer Deep Blue beat a human player, chess champion Garry Kasparov. Neural networks, real or artificial, learn by tweaking the connections between neurons. Making them stronger or weaker, some neurons become more active, some less, until a pattern of activity emerges. This pattern is what we call "a memory".
Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
primopiano24.it
AGI - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020. Pubblicato nella rivista "Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
Metro
AGI - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova, in collaborazione con l'Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l'aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020. Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
Audiopress
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020. Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il lockdown in Italia
bellieinsalute.it
Il lockdown 2020 ha salvato l' Italia dal covid? Indubbiamente ne ha attenuato l' impatto, ma il confinamento ha prodotto diversi effetti negativi ad iniziare dalla fame emotiva. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, infatti, ha rivelato l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020 .
Intelligenza artificiale, può batterci a scacchi ma la memoria umana si rivela più efficiente
Quotidiano di Sicilia
Negli ultimi decenni, l' Intelligenza artificiale (Ai) si è dimostrata capace di grandi traguardi. Nel campo degli scacchi, per esempio, già nel 1996 il computer Deep Blue sconfisse il campione Garry Kasparov. Eppure, una nuova ricerca della Scuola internazionale superiore di studi avanzati-Sissa dimostra che la strategia utilizzata dal nostro cervello per memorizzare è più efficace rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale.
In edicola
Coronavirus: fame emotiva e abbuffate effetti negativi lockdown, studio
La Voce di Novara
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' università di Padova, in collaborazione con l' università di Losanna e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata soprattutto durante il primo lockdown anti-Covid del 2020. Pubblicato sulla rivista 'Appetite', il lavoro analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Coronavirus: fame emotiva e abbuffate effetti negativi lockdown, studio
La Sicilia.it
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' università di Padova, in collaborazione con l' università di Losanna e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata soprattutto durante il primo lockdown anti-Covid del 2020. Pubblicato sulla rivista 'Appetite', il lavoro analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Coronavirus: fame emotiva e abbuffate effetti negativi lockdown, studio
Paginemediche.it
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' università di Padova, in collaborazione con l' università di Losanna e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata soprattutto durante il primo lockdown anti-Covid del 2020. Pubblicato sulla rivista 'Appetite', il lavoro analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Fame emotiva e abbuffate: gli effetti negativi su salute mentale e comportamento alimentare del lockdown
Le Scienze.it
Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Coronavirus: fame emotiva e abbuffate effetti negativi lockdown, studio
Olbia Notizie
Padova, 18 gen. (Adnkronos Salute) - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'università di Padova, in collaborazione con l'università di Losanna e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), rivela l'aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata soprattutto durante il primo lockdown anti-Covid del 2020. Pubblicato sulla rivista 'Appetite', il lavoro analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Abbuffate da lockdown, colpa dell' isolamento e dello stress emotivo
La Nuova di Venezia e Mestre
PADOVA. Abbuffate da lockdown, uno studio che ha come prima autrice Cinzia Cecchetto dell' Università di Padova, spiega perchè mangiamo di più e peggio durante l' isolamento. Pubblicato nella rivista "Appetite", lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Il lockdown rende tristi e causa 'fame emotiva' e abbuffate
Msn
AGI - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' Università di Padova, in collaborazione con l' Università di Losanna e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata durante il primo lockdown del 2020.Pubblicato nella rivista «Appetite», lo studio analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.