Per quanto il loro cervello abbia le dimensioni di una noce e sia molto meno sviluppato rispetto a quello di una scimmia, i ratti possiedono delle capacità di riconoscimento visivo che, in compiti particolarmente complessi, eguagliano quelle delle reti neurali convoluzionali (Cnn), uno dei principali strumenti utilizzati dalle intelligenze artificiali per il riconoscimento degli oggetti nelle immagini. È quanto emerge da uno studio realizzato dal Visual Neuroscience Lab della Sissa, condotto da Paolo Muratore e altri collaboratori sotto la guida di Davide Zoccolan, e pubblicato sulla rivista Patterns.
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