Il linguaggio, la manualità, la vista. E poi gli strumenti e la tecnologia, dagli utensili di osso preistorici alle frontiere dell'intelligenza artificiale: l'essere umano plasma l'ambiente, e contemporaneamente l'ambiente - così modificato - plasma la nostra evoluzione. Se ci guardiamo indietro possiamo ipotizzare il futuro di questa coevoluzione? Risponde Martina Ardizzi, neuroscienziata all'università di Parma, che si trova a Trieste per partecipare a "Scienza e virgola" con la presentazione del suo "L'algoritmo bipede. L'avvincente storia di come mente, corpo e tecnologia evolvono insieme" (Egea, 2025).
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