Un ulivo secolare dal tronco massiccio e ritorto, circondato da rocce con macchie d' erba e di fiori.
E una targa, con incisi il ritratto e una citazione.
È il bellissimo omaggio che il Comune di Barano d' Ischia ha voluto dedicare - a un mese dalla sua morte improvvisa, il 18 dicembre - a Pietro Greco, che ha sempre rivendicato con orgoglio le sue radici ischitane. Giornalista, saggista e storico della scienza attraverso la carta stampata e il web, i libri e la radio, i convegni e gli incontri nelle scuole, Pietro ha lasciato un vuoto doloroso nelle tante comunità che raccontano la scienza nelle forme più diverse. A Trieste, in particolare, Pietro è stato di casa per molti anni grazie a quel Master in comunicazione della scienza che fondammo alla Sissa nell' ormai lontano 1993 e di cui era anima e direttore. La sorte ha voluto che appena un mese prima della sua scomparsa (a soli 65 anni) Pietro Greco avesse pubblicato sul fascicolo di novembre di "Le Scienze" un saggio che oggi assume quasi il significato di testamento culturale, intitolato "Dalla torre d' avorio alla vita quotidiana"
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