colonizzatori europei dell’Australia, arrivando sul nuovissimo continente, rimasero stupefatti nell’osservare diversi cigni neri. Come era possibile? Tutti i cigni che avevano visto, fino a quel momento, erano inconfutabilmente bianchi. Eppure, bastò l’osservazione di un solo controesempio per demolire secoli di convinzioni. La teoria del cigno nero, esposta dal matematico Nassim Nicholas Taleb, postula che dovremmo essere meno sicuri delle nostre convinzioni quando guardiamo al futuro: i cigni neri sono eventi rari, di grandissimo impatto e apparentemente prevedibili solo a posteriori – l’invenzione della ruota, l’11 settembre, il crollo di Wall Street. E la pandemia di Covid-19, naturalmente, che però è di un nero più sbiadito: «Covid-19 è un disastro globale. E quel che è peggio, è un disastro che avremmo dovuto prevedere», si legge in un rapporto appena pubblicato dallo Indipendent Panel for Pandemic Preparedness and Response, una commissione di esperti indipendenti nominati dall’Organizzazione mondiale della sanità.
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