Sul fronte universitario l'anno appena trascorso è stato scandito dalla dialettica crescente tra il ministero e i vertici degli atenei sul tema delle risorse pubbliche, con una contrapposizione che non si vedeva da una decina d'anni. A innescare la miccia è stato il taglio di 173 milioni subito nel 2024 dal Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), che ha spinto la Crui a lanciare l'allarme sulla possibilità di garantire gli scatti stipendiali ai professori e di continuare nei piani di assunzione dei ricercatori già avviati. La decurtazione verrà recuperata nel 2025, ma le proteste hanno scosso la ministra Anna Maria Bernini, come dimostra lo scambio di vedute proseguito durante gli Stati generali dell'università organizzati il 19 e 20 dicembre alla Camera dalla Conferenza dei rettori.
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