Nuova ricerca della Sissa pubblicata dalla rivista Current Biology Il primo autore è Yamil Vidal con Davide Crepaldi ed Eva Viviani
E' un processo mentale tipicamente umano e per molti versi ancora misterioso. Quando leggiamo, nel nostro cervello trasformiamo lettere, sillabe, parole e frasi, in informazioni, conferendo un significato a un insieme di simboli messi in fila. Ma nella nostra corteccia cerebrale non esiste un' area deputata soltanto alla lettura, quanto piuttosto un meccanismo ereditato dai nostri remoti predecessori umani, che viene utilizzato per elaborare molti altri stimoli visivi.
A sostenerlo è una nuova ricerca della Sissa, recentemente pubblicata sulla rivista Current Biology. Per dimostrarlo i ricercatori hanno sottoposto alcuni volontari a una serie di esperimenti, in cui venivano mostrati loro diversi simboli e immagini: alcuni molto simili a parole, altri in forma di oggetti tridimensionali o completamente astratti. I risultati hanno provato che non c' è differenza tra il modo in cui i partecipanti allo studio riuscivano a riconoscere gli uni e gli altri.
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