L'intervista alla Premio Nobel Linda Buck, intervenuta alla Conference on Frontieres of Olfaction
Guarda il video (minuto 11.50)
L'intervista alla Premio Nobel Linda Buck, intervenuta alla Conference on Frontieres of Olfaction
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At SISSA the research fields supported by the ERC grants are part of its study areas
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L'intervista a Anna Menini con la presentazione della "Conference on Frontiers in Olfaction" e in particolare del Colloquium che vede protagonista Linda Buck
Ascolta l'intervista (dal minuto 20.09)
Un team internazionale ha pubblicato su “Nature” una critica serrata a un lavoro della Northwestern University che affermava di aver trovato ferroelettricità “elettronica” a temperatura ambiente in tre composti organici
Studiosi del gruppo di Materiali Molecolari per Applicazioni Avanzate (Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale) alla guida di un qualificato team internazionale
È stato necessario circa un anno di lavoro per dimostrare che la caratterizzazione strutturale e spettroscopica riportata su “Nature” non era corretta e che le misure dirette della ferroelettricità erano negative. La discussione tra un team internazionale e il gruppo di Stupp e Stoddart sulla ferroelettricità "elettronica" di tre composti organici è stata pubblicata su Nature.
Un team internazionale, che ha coinvolto anche ricercatori della SISSA, ha deciso di replicare gli esperimenti gli esperimenti del premio Nobel Stoddart sulla ferroelettricità “elettronica” a temperatura ambiente in tre composti organici. La verifica è scaturita in una contestazione, pubblicata su Nature, dei risultati del gruppo di Stoddart
Dei misteri e delle meraviglie dell'olfatto parlerà la Premio Nobel Linda Buck, una delle poche donne ad aver ricevuto il Nobel.
Il Colloquium ICTP-SISSA aperto al pubblico e intitolato “Unraveling the sense of smell” si terrà oggi alle 17 presso l'ICTP, Leonardo da Vinci Building.
Dalla collaborazione tra Regione e SISSA scaturirà un'applicazione per smartphone capace di monitorare le emozioni dei giovani e di raccogliere dati utili a un’analisi scientifica e pedagogica.
I ricercatori hanno sfruttato la luce lontanissima proveniente da galassie e buchi neri in accrescimento insieme a simulazioni su supercomputer per acquisire nuove informazioni sulla materia oscura
Through simulations carried out with supercomputers, researchers reproduced the interaction of the light with the cosmic web. Thus they were able to infer some of the characteristics of the particles that compose the dark matter. Their results have been published in Physical Review Letters.
"La SISSA dà un supporto a capire quello che c'è fuori dall'accademia" Cattaneo alla SISSA, e non solo, si occupa di innovazione e imprendotorialità
Stefano Ruffo, direttore della SISSA - Scuola Internazionale di Studi Avanzati, si è aggiudicato il SigmaPhi Prize 2017, il premio istituito dalla Conferenza SigmaPhi e assegnato ogni tre anni per onorare i successi straordinari nella Fisica Statica.
Mentre nelle galassie ellittiche il momento angolare viene dissipato durante il collasso rapido del gas, in quelle a spirale, come la Via Lattea, il gas fluisce verso la regione centrale lentamente e le stelle si formano costantemente in una scala di tempo comparabile a quella dell'Universo.
Ecco i risultati di una ricerca internazionale pubblicata sull'Astrophysical Journal.
Una ricerca condotta dalla Sissa di Trieste, le galassie a spirale, compreso il nostro Sistema, hanno una velocità di rotazione più alta. La ragione sarebbe legata al loro processo di formazione
Le galassie a spirale sono caratterizzate da una rotazione elevata, con un momento angolare più alto di un fattore 5 di quello delle ellittiche
La Via Lattea fa parte della 'squadra' delle galassie più veloci, quelle a spirale. Queste ultime ruotano più rapidamente di quelle ellittiche. La ricerca pubblicata sull'Astrophysical Journal svela la storia della loro formazione.
Spiral galaxies are found to be strongly rotating, with an angular momentum higher by a factor of about 5 than ellipticals. An international research team investigated the issue in a study just published in the Astrophysical Journal.
Le galassie a spirale sono caratterizzate da una rotazione elevata, con un momento angolare più alto di un fattore 5 di quello delle ellittiche. Qual è la ragione di questa diversità? Lo rivela un nuovo studio appena pubblicato su Astrophysical Journal da un team di ricerca guidato dalla studentessa di Phd della Sissa JingJing Shi sotto la supervisione di Andrea Lapi e Luigi Danese.
Quelle a spirale ruotano a una velocità decisamente più elevata di quelle ellittiche. Un nuovo studio fa luce sulle ragioni di questa differenza scoprendo che è strettamente legata alla storia della loro formazione