L'hanno chiamato il detective dell'Universo oscuro, perché grazie al suo acutissimo sguardo consentirà di esplorare l'universo con una precisione senza precedenti. Euclid, il telescopio spaziale dell'Agenzia spaziale europea lanciato lo scorso primo luglio da Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 di Space X, ha iniziato dalla scorsa settimana l'osservazione dell'universo oscuro da una regione oltre la Luna, a circa un milione di km di distanza dalla Terra.
Obiettivo di questo telescopio spaziale è quello di indagare su come la materia e l'energia oscura, di cui sembra essere costituito il 96% del cosmo, gli abbiano conferito l'aspetto che ha oggi. Nei primi mesi in orbita è stato sottoposto a una fase intensiva di test per le sue future osservazioni scientifiche, scattando di recente le prime foto a colori che hanno sbalordito il mondo per il loro livello di dettaglio.
«Ora iniziano le osservazioni sistematiche per l'esplorazione scientifica: l'obiettivo è quello di mappare oltre un terzo del cielo in sei anni, osservando miliardi di galassie e offrendo una finestra sull'architettura dell'Universo di una precisione e sensibilità senza pari», spiega Carlo Baccigalupi, responsabile del dottorato in Astrofisica e cosmologia della Sissa e coordinatore del gruppo di lavoro scientifico di Euclid sulla "correlazione incrociata" con la radiazione cosmica di fondo. «Un sottocampione di alcuni milioni di queste galassie verrà osservato con precisione ancora maggiore, perché se le prime misure si baseranno su tecniche fotometriche le seconde saranno effettuate con tecniche spettroscopiche.
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