
La SISSA e la testata giornalistica FACTA, impegnata nella promozione di un giornalismo basato su evidenze scientifiche, si sono aggiudicate un finanziamento del Journalism Science Alliance per il progetto congiunto The Unwetlands. A Satellite-Based Investigation into Italy’s Lost Wetlands. L’iniziativa è una delle 24 selezionate in 15 Paesi nell’ambito della prima call dell’alleanza, che ha distribuito complessivamente quasi un milione di euro a team composti da giornalisti e scienziati di tutta Europa.
Guidato da Elisabetta Tola, presidente e direttrice responsabile di FACTA, e da Roberto Trotta, professore di fisica teorica e coordinatore del gruppo di Theoretical and Scientific Data Science della SISSA, The Unwetlands esplorerà come e perché l’Italia stia perdendo alcuni dei suoi ecosistemi più preziosi. Le zone umide svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della biodiversità, nella prevenzione delle alluvioni e nella resilienza climatica, e sono al centro della Nature Restoration Law dell’Unione Europea. Eppure, in molte aree del Paese, continuano a degradarsi o a scomparire, spesso a causa di carenze strutturali, interessi contrastanti e inerzia politica.
Il progetto combinerà immagini satellitari, tecniche di machine learning e reportage sul campo per documentare la portata, le cause e le conseguenze di questo declino ambientale. Integrando l’analisi scientifica dei dati con il giornalismo d’inchiesta, The Unwetlands mira a far luce sui meccanismi sistemici che consentono la distruzione di questi habitat essenziali, contribuendo a un dibattito pubblico più consapevole sulle politiche ambientali.
"Sono felice di far parte di questo team interdisciplinare, che mira a creare una vera sinergia tra giornalismo, scienza dei dati e reportage basato sui fatti. Il progetto ci permetterà di mettere l’intelligenza artificiale al servizio dell’ambiente, e sono curioso di vedere cosa rivelerà la nostra indagine satellitare. Sono certo che la collaborazione con FACTA e con il team guidato da Elisabetta Tola sarà stimolante ed efficace. Ringrazio la Journalism Science Alliance per questa opportunità, che contribuisce alla Terza Missione della SISSA e dimostra come la ricerca possa avere un impatto positivo sulla società", commenta Roberto Trotta.
"La nostra missione è promuovere la democrazia attraverso inchieste fondate su basi scientifiche. Con questo progetto, vogliamo integrare giornalismo e analisi dei dati satellitari per indagare il degrado ambientale delle zone umide italiane", afferma il team di FACTA.
I team selezionati in questa prima call del Journalism Science Alliance avranno otto mesi per completare i loro progetti. Oltre al sostegno economico, beneficeranno di mentoring da parte di esperti, di un programma di formazione dedicato e di opportunità di networking internazionale tra giornalisti e ricercatori impegnati in un’informazione di interesse pubblico basata sulla scienza.
Foto: Giulia Bonelli