Nel 2001 il sequenziamento del genoma umano ha svelato un dato sorprendente: oltre il 45% del nostro genoma deriva da sequenze denominate trasposoni, geni "ballerini" che possono spostarsi all'interno del genoma generando nuove copie di sé stessi attraverso meccanismi molecolari di copia-e-incolla o taglia-e-incolla. Proprio per via di questa loro caratteristica sono definiti anche “geni egoisti”, interessati solo a replicarsi, in un modo simile all'azione dei virus. Tuttavia, una nuova ricerca condotta in collaborazione tra la SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e l'IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, sotto la guida dei professori Stefano Gustincich e Remo Sanges, ha rivelato importanti e inaspettate funzionalità associate a questi trasposoni, smentendo la loro reputazione di geni egoisti.