Scappa o resta immobile: l’interruttore cerebrale che controlla l’istinto di fuga

Il nuovo studio è stato pubblicato su Nature
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freeze or flight

Fuggire o restare immobili? In natura, la sopravvivenza quando si è in pericolo dipende dalla capacità di prendere la decisione giusta in una frazione di secondo. E i circuiti difensivi del cervello sono progettati proprio per questo compito. Ciò che è meglio fare dipende però dal paesaggio circostante: in un bosco fitto, fuggire rapidamente tra i cespugli può salvare la vita; in una pianura aperta, rimanere immobili può essere l’unica chance. Come fa l’evoluzione a risolvere questo dilemma?

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature rivela un meccanismo elegante: modificando la sensibilità di un’area del cervello che comanda le risposte al pericolo, il comportamento viene adattato all’ambiente, senza bisogno di riprogettare tutto il sistema. I due primi co-autori della ricerca sono Katja Reinhard (già postdoc al NERF, Belgio, ora responsabile di un gruppo di ricerca alla SISSA di Trieste) e Felix Baier dell’Università di Harvard.

Il paper completo