A complex study, lasting several years and involving work groups with specialties in various fields, has shown that a new material (a three-dimensional sponge made of carbon nanotubes) supports the growth of nerve fibers, bridging segregated neural explants and providing a functional re-connection. The study, which was coordinated by the International School for Advanced Studies (SISSA) in Trieste, in collaboration with the University of Rome Tor Vergata and the University of Trieste, also observed biocompatibility in vivo of the material, demonstrating that implanting it into the brain of small rodents does not cause large scars or a marked immune response. The study, published in Science Advances (an important relative of the prestigious journal, Science) demonstrate that the material shows promise for biomedical implementations and could be evaluated for prosthetic nervous system applications.
Uno studio complesso, durato diversi anni e che ha visto collaborare gruppi con expertise diverse provenienti anche da campi molto lontani, ha dimostrato che un nuovo materiale (una spugna tridimensionale fatta di nanotubi di carbonio) riesce a fare da sostegno alla crescita di fibre nervose, collegando porzioni staccate di tessuto. La connessione osservata non è soltanto fisica ma anche funzionale.
La ricerca, coordinata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste con la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Università di Trieste, ha inoltre verificato la biocompatibilità del materiale in vivo dimostrando che il suo impianto nel tessuto nervoso di roditori non provoca la formazione di cicatrici evidenti o l’emergere di una risposta immunitaria marcata. Lo studio pubblicato su Science Advances (una “costola” della prestigiosa rivista Science) dimostra che questo materiale è molto promettente nelle applicazioni biomediche e potrebbe essere valutato il suo utilizzo negli impianti nervosi permanenti.