Addio a Edoardo Boncinelli, ex direttore SISSA

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In memory of Edoardo Boncinelli

La SISSA di Trieste piange la scomparsa del prof. Edoardo Boncinelli, grande genetista e appassionato divulgatore, già Direttore della Scuola dal 2001 al 2004. Il professor Boncinelli si è spento ieri a Milano all’età di 84 anni. 

Nato a Rodi, laureato in fisica a Firenze, Boncinelli ha poi orientato i suoi interessi di ricerca verso la biologia.  Molto importanti i suoi contributi nel campo dello studio dei cosiddetti “emeogeni”, geni fondamentali per il controllo dello sviluppo embrionale degli organismi. Oltre alla SISSA, la sua carriera scientifica si svolse tra l’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e poi a capo del laboratorio di biologia molecolare del San Raffaele di Milano di cui è stato direttore e del Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR di Milano. Ha insegnato Fondamenti biologici della conoscenza presso la facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il 29 gennaio 2016 ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa in scienze filosofiche presso l'Università di Palermo. Negli anni Novanta, il Professor Boncinelli aveva concentrato la sua attenzione nel campo delle neuroscienze.

Edoardo Boncinelli è stato autore di numerosi saggi e ha collaborato come editorialista per diverse testate. Appassionato di filosofia, greco e scienza, ha lasciato un’eredità culturale e intellettuale importante che ha saputo coniugare rigore, curiosità e umanesimo. Il suo percorso alla SISSA, durato tre anni, viene ricordato da due colleghi di Boncinelli, i fisici Erio Tosatti e Stefano Fantoni.

Ecco la testimonianza del Professor Erio Tosatti:

“Alla fine del mandato di Daniele Amati come Direttore della SISSA, partì la ricerca di un suo possibile sostituto. Si volle guardare nell’ambito delle scienze della vita che stava acquisendo grande importanza all’interno della Scuola. Trovare il candidato giusto non era per niente facile. A un certo punto, però, la proposta fu fatta a Edoardo Boncinelli, scienziato importante e genetista di alto profilo, che accettò.

Dado Boncinelli è stato un uomo, un divulgatore e un collega fantastico. Pieno di arguzia, fantasia, talento comunicativo oltre che scientifico. Un vero amico personale per me e per molti di noi. La sua esperienza alla SISSA durò solo tre anni. Tornato a Milano — che non aveva in fondo mai lasciato — ha continuato a sfornare articoli per i giornali  e libri divulgativi a getto continuo anche negli ultimi anni, sempre assistito amorosamente da sua moglie Angela e in costante comunione con Umberto Bottazzini, matematico divulgatore e suo grande amico”.

Ecco il ricordo del Professor Stefano Fantoni:

“La scomparsa di Dado, come voleva che lo chiamassimo, sembra quasi un paradosso per chiunque abbia avuto il privilegio di trascorrere anche solo alcune ore con lui. Il suo straordinario attaccamento alla vita, alla conoscenza, alla creatività erano travolgenti e coinvolgenti allo stesso tempo. La curiosità era la sua benzina che gli ha fatto percorrere un lungo e intenso viaggio scientifico, partendo dalla sua amata Toscana, approdando a Trieste passando per tanti altri laboratori e Università di tutto il mondo. 

Quando un giorno gli chiesi “come mai hai deciso di fare il genetista dopo esserti laureato in Fisica?” mi rispose “non lo so, e non è fondamentale, forse perché dopo molte discussioni con il mio maestro Toraldo di Francia, ho pensato che studiare l’uomo fosse più importante che studiare l’universo”. 

Si era nel 2001, quando, Daniele Amati, il papà della SISSA, ormai vicino al pensionamento, decise di istituire una commissione per individuare alcuni possibili candidati alla sua successione. Difficile compito. Come succedere a Daniele Amati! Eppure, lo facemmo. Dado fu considerato come un candidato possibile, anzi il candidato.

Ci convinse la sua duplice valenza di scienziato e umanista, forse frutto delle sue discussioni con Toraldo. La sua grande esperienza di genetista e gli importantissimi risultati ottenuti dal suo gruppo presso il laboratorio di Genetica e Biofisica della sede napoletana del CNR, con la scoperta dei geni architetti, una scoperta da premio Nobel che non vinse ma che si meritava, sembravano quelli giusti per far crescere il giovane settore di Neuroscienze che Amati volle alla SISSA e che inizialmente fece crescere nel    Laboratorio Interdisciplinare che dirigevo.  Non da meno era la sua importante produzione nell’ambito della divulgazione scientifica. Una divulgazione alta, intrisa di arte e di filosofia, che seguiva i canoni del modello mediterraneo della comunicazione scientifica propugnato nel Master della SISSA da Franco Prattico e Pietro Greco, un modello che si contrapponeva a quello top-down anglosassone. L’assemblea della SISSA seguì all’unanimità il suggerimento della commissione e Dado fu Direttore dopo Daniele, imprestato dal San Raffaele di Milano dove lui dirigeva il Laboratorio di Biologia Molecolare, con il beneplacito di Don Luigi Verzè. Si trasferì a Trieste con moglie, famiglia e cane in una bella villa, poco fuori città, dove ha organizzato alcune feste, cariche di burle e ironie, insomma delle toscanate.

Lo scrivere libri per Dado prevalse sulla ricerca. Scriveva, scriveva, specialmente di notte. Quando una volta ebbi a dirgli che era proprio un peccato che si dedicasse così poco alla ricerca, con nelle mani un gioiello come la SISSA ed il suo settore di Neuroscienze, mi rispose bruscamente che la ricerca gli aveva dato molte meno soddisfazioni di quante non se ne aspettasse.  Dirigere la SISSA, con il passare del tempo, gli stava stretto e anche pesante. A nulla valsero le offerte che gli facemmo di mettergli accanto un gruppo che lo aiutasse nella direzione. Non era uomo da compromessi, e ci lasciò dopo il primo mandato. Eppure, Dado era un sostenitore accanito del fatto che la scontentezza è un motore della evoluzione cognitiva e culturale della specie Homo Sapiens, come ebbe a scrivere anni dopo nel suo libro L’animale inquieto. Tuttavia,quello che ci ha dato nei tre anni con noi è stato moltissimo. Addio caro amico Dado, sei stato un grande, non ti dimenticheremo”. 

Alla famiglia e tutte le persone a lui vicine, la SISSA tutta esprime il più sentito cordoglio. 

 

 

 Alla famiglia e tutte le persone a lui vicine, la SISSA esprime il più sentito cordoglio.