Si sta discutendo molto del possibile impiego di app mobili per il tracciamento dei contatti. Esperti di sicurezza informatica, avvocati e politici, nonché il pubblico in generale si sta interrogando sulle possibili implicazioni in termini di privacy e sicurezza. Sfortunatamente però, le domande più importanti sono spesso assenti da questo dibattito: qual è la logica epidemiologica alla base dell’idea di utilizzare uno strumento così rischioso? Quale ruolo avrebbero queste app nel controllo dell'epidemia di COVID-19, e perché sono così importanti? Venerdì 24 aprile 2020 alle 14, Luca Ferretti, fisico del Big data Institute di Oxford, presenterà gli argomenti scientifici alla base delle risposte a tali domande. Lo scienziato riassumerà ciò che si è appreso sull’epidemiologia del COVID-19 e sulla trasmissione di SARS-CoV-2 e discuterà le problematiche delle diverse strategie di contenimento. In tal senso, sottolineerà come la velocità e l'efficienza siano i fattori chiave dell'efficacia della tracciabilità dei contatti nel controllo dell'epidemia e perché le soluzioni digitali siano le più promettenti. Ferretti discuterà anche delle attuali limitazioni e sfide degli approcci basati su app.
Dopo la laurea alla Scuola Normale Superiore e un dottorato in fisica teorica delle particelle alla SISSA, Luca Ferretti è stato a Barcellona, Colonia e Parigi per studiare genomica delle popolazioni. Nel 2015 si è trasferito al Pirbright Institute (Regno Unito) per approfondire la dinamica dei patogeni e le interazioni virus-ospite. La ricerca di Ferretti presso il Big Data Institute di Oxford riguarda una combinazione di epidemiologia, genetica, evoluzione e dinamica dell'HIV e di altri agenti patogeni virali come FMDV e ASF.
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