L’identificazione automatica di oggetti e persone è già diventata realtà grazie alle reti neurali artificiali. Basta pensare al sistema di tag automatico di Facebook, al motore di ricerca di immagini fornito da Google o al riconoscimento di animali e piante utilizzato dal progetto di citizen science iNaturalist. Si sa che queste reti sono ispirate al cervello umano, ma il loro funzionamento è ancora misterioso. Una nuova ricerca condotta dalla SISSA in collaborazione con l’Università Tecnica di Monaco, pubblicata in occasione della 33ma Conferenza Annuale NeurIPS, propone un nuovo approccio per lo studio delle reti neurali deep, ossia ad apprendimento profondo, e getta nuova luce sui processi di elaborazione delle immagini che queste reti sono in grado di compiere.