Press Review

Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Messaggero Veneto

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Dall'ordine nascosto nel caos al comportamento del cervello: un viaggio affascinante nelle conferenze del Collegio Volta
Audiopress

l Collegio Volta , centro di eccellenza dell'Università di Pavia, apre le porte al pubblico con un intrigante ciclo di quattro conferenze dal titolo " Dynamical Systems, Chaos and Complexity " . Un'occasione unica per esplorare le frontiere della scienza, dove sistemi apparentemente caotici si rivelano governati da sorprendenti modelli di comportamento. 1. Sistemi dinamici: l'ordine nascosto nel caos 7 marzo, ore 21: Angelo Vulpiani (Sapienza Università di Roma) ci guiderà in un'esplorazione dei "Sistemi dinamici", svelando i principi che governano l'evoluzione di sistemi complessi in fisica, biologia e ingegneria. Come possiamo prevedere il comportamento di sistemi che appaiono caotici e imprevedibili? Quali sono le leggi che regolano la loro evoluzione nel tempo? 2. Il fascino del comportamento collettivo 21 marzo, ore 21: Francesco Ginelli (Università dell'Insubria) ci condurrà alla scoperta dei "Meccanismi del comportamento collettivo". Come le interazioni individuali tra animali, persone o altri elementi di un sistema possono generare fenomeni complessi e affascinanti, come gli sciami di insetti, le folle umane o il traffico automobilistico? 3. Sfidando la complessità del cervello umano 4 aprile, ore 21: Alessandro Treves (SISSA, Trieste) affronterà la sfida di "Comprendere il cervello". 

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Piccolo

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Mattino di Padova

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Corriere delle Alpi

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
La Nuova di Venezia e Mestre

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
La Tribuna di Treviso

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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In the brain the structure that gives the perception of time
Global Happenings

The brain perceives the passage of time thanks to the same structure that controls the sensation of touch: it is possible thanks to the dual function of the area of the brain called the somatosensory cortex. Published in the journal Nature Communications, the discovery is thanks to the group from the International School for Advanced Studies of Trieste, coordinated by Mathew Diamond. The discovery was possible thanks to research conducted on rats using optogenetics, the technique that allows the activity of neurons to be modulated using light

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
ANSA

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
Eco di Bergamo

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
giornaletrentino.it

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
AltoAdige.it

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Trieste capitale delle iniziative per il centenario di Franco Basaglia
Trieste All News

«Basaglia parla al presente, ha ancora molto da dire: quando abbiamo iniziato a pensare a questa ricorrenza eravamo preoccupati che eventuali celebrazioni potessero fissare il suo pensiero e la sua opera e diventare un modo per dire che abbiamo concluso, mentre abbiamo ancora tanto da fare. Basaglia ci ha regalato uno sguardo diverso sul mondo: per questo c'è da tornare a lui, rileggere i suoi libri a partire dalle contraddizioni dell'oggi. È una sfida che abbiamo voluto cogliere e che ci rende oggi orgogliosi, perché la Città (Trieste, ndr ) ancora una volta ha risposto: senza la Città non ce l'avremmo fatta, allora come ora. Chiediamo di continuare a lavorare, perché le persone ai margini sono sempre di più.» Così la psichiatra Giovanna Del Giudice , attualmente presidente di Copersamm-Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia , l'associazione che coordina le iniziative promosse in occasione del centenario, durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Trieste al Circolo della Stampa. 

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La due giorni al Miela e la riedizione degli scritti Tra incontri e teatro
Il Piccolo

Il senso di quella rivoluzione collettiva, il fatto che Basaglia sia intervenuto con il suo pensiero ben oltre la psichiatria in numerosi campi e influenzando varie altre aree, si ritrova espresso alla perfezione nel ventaglio che offrirà il calendario di eventi a partire dall'importante due giorni 11-12 marzo. Quello di lunedì 11 marzo sarà un lungo pomeriggio al Teatro Miela: alle 16 la presentazione della riedizione degli "Scritti 1953-1980" a cura de Il Saggiatore, con Giovanna Del Giudice, Alberta Basaglia, Luca Formenton e i due autori triestini delle prefazioni, Pier Aldo Rovatti e Mario Colucci. Alle 17 l'incontro "Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario" tra «importanti intellettuali e operatori vecchi e nuovi»: ospiti Anne Lovell, Benedetto Saraceno, Silva Bon, Daniele Piccione, Ota De Leonardis. Martedì 12 marzo, invece, l'approfondimento e il confronto tra gli stessi alla Direzione Area salute mentale.
Eventi non solo per addetti ai lavori ma dedicati a persone diverse, in tanti luoghi della città, con un occhio particolare ai giovani e al loro avvicinamento al mondo basagliano; si terminerà a fine ottobre al Teatro Rossetti con "Quelli di Basaglia a 180 gradi" dell'Accademia della Follia. Il senso sarà di giocare tra vari ambiti: dalle presentazioni di libri al teatro a una mostra passando per ben tre eventi realizzati con Sissa tra cui uno, il 20 maggio, in carcere davanti i detenuti; fino a un pranzo da Suban.

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Quanto è fredda la materia oscura?
Il Piccolo

Un nuovo studio internazionale che coinvolge la Sissa rivela indizi vitali sulla composizione della materia oscura, svelando la sua connessione profonda con la formazione delle galassie nell'universo giovane.

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Rozza (Sissa), Trieste capitale della matematica applicata
Zazoom

"Trieste è stata in questi giorni la capitale della matematica applicata e industriale" in un'edizione del convegno internazionale dell'evento scientifico più importante della disciplina con "partecipazione molto al di sopra delle aspettative: le stime più ottimistiche prevedevano 700 partecipanti, invece siamo arrivati a 1070". Lo ha detto in occasione della chiusura dell'evento Gianluigi Rozza. Rozza è docente alla Sissa e co-presidente del comitato organizzatore della VI conferenza della Society for Industrial and Applied Mathematics (Siam) sulla matematica dell'incertezza, disciplina importantissima per le imprese nell'era di Intelligenza artificiale e big data. 

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"Franco Basaglia oggi", l'omaggio di Trieste
Il Gazzettino (ed Udine)

Un fitto programma di eventi, per celebrare il centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia (11 marzo 1924), è stato presentato ieri al Circolo della stampa di Trieste. Si intitola "Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario" la due giorni promossa per l'11 e 12 marzo. L'iniziativa è organizzata da ConF.Basaaglia, Archivio Basaglia e Il Saggiatore, con il patrocinio del Comune.
Per Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente di ConF.Basaglia, «proporre eventi per tutto il 2024 è una sfida che ci rende orgogliosi e la città ha risposto.
Credo che la rivoluzione, fatta a Trieste abbia avuto come protagonista la città, altrimenti non ce l'avremmo fatta a chiudere i manicomi e a garantire i servizi territoriali». Si parte, al Teatro Miela, lunedì 11, con la presentazione della riedizione degli scritti 1953-1980 di Franco Basaglia e con l'incontro "Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario". Il 12 marzo è in programma il seminario "Franco Basaglia, per continuare", alla Direzione area salute mentale A e B di Trieste.

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Fondazione Caritro e UniTrento, insieme per la ricerca
Gazzetta delle valli

Prosegue la collaborazione tra Università di Trento e Fondazione Caritro all'interno della convenzione quadro sottoscritta nel gennaio dello scorso anno per il triennio 2023-2025. L'accordo si pone l'obiettivo di concorrere alla realizzazione di iniziative di interesse comune per valorizzare la ricerca e la formazione. Con la convenzione, Caritro si impegna a finanziare attività ritenute strategiche per lo sviluppo dell'Ateneo e del contesto territoriale, con particolare riferimento alla creazione e al consolidamento di programmi di ricerca in aree che vanno dalle scienze della vita alle scienze di base, fino alle scienze umane, con un'attenzione specifica ai progetti con una forte ricaduta sul territorio. 

Le iniziative per lo sviluppo dell'Ateneo Nell'ambito delle iniziative per lo sviluppo dell'Ateneo, da segnalare la conferma del sostegno ai programmi di accoglienza dedicati a studenti, studentesse, studiosi e studiose "a rischio", quindi richiedenti o titolari di protezione internazionale o di altre forme di protezione, con l'obiettivo di superare le discriminazioni e diffondere una cultura di equità e giustizia. L'ultimo progetto finanziato dalla Fondazione Caritro ha un duplice obiettivo: sostenere le attività del Collegio Clesio e creare borse di studio per percorsi formativi comuni con la Sissa, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste.

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Through the microscope: TMEM16F protein and its molecular dance
Eurekalert

A new SISSA study expands the understanding of TMEM16F, a membrane protein involved in various biological processes such as blood coagulation Peer-Reviewed Publication Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati TMEM16F, a membrane protein involved in several crucial biological processes, including blood coagulation and Covid-19 pathogenesis, has been the focus of an innovative study conceived and led by a team of researchers and former PhD students from SISSA in collaboration with other institutions such as the University of Zurich and the Nano Life Science Institute at the University of Kanazawa.

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Il rilancio di Piombino con Danieli-Metinvest Al via l'accordo con Jsw
Il Piccolo

Il polo siderurgico di Piombino, che vede il gruppo Danieli giocare un ruolo di prima fila, ha compiuto ieri un nuovo passo avanti con la firma del protocollo d'intesa tra ministero delle Imprese e del Made in Italy, Regione Toscana, Comune di Piombino e Jsw Steel Italy.

Nel nuovo stabilimento di Piombino che Danieli realizzerà con il colosso dell'acciaio ucraino Metinvest sarà impiegata la «tecnologia innovativa» proprietaria dell'azienda: «il forno elettrico digitale» che permette di ridurre gli impatti ambientali dello steel-making. Lo ha chiarito il co-direttore del Centro ricerche Danieli, Gianfranco Marconi, a margine di un convegno Sissa a Trieste.
- La fabbrica di Piombino.

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