La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza e comporta un progressivo deterioramento cognitivo, riducendo le funzioni cerebrali del malato e sprofondandolo in uno stato di confusione permanente, oltre che di inerzia sul piano fisico e motorio.
Insieme alla Sclerosi laterale atrofica e alla malattia di Huntington è una delle patologie più devastanti e, attualmente, senza un trattamento specifico. Tuttavia, il lavoro di un gruppo di ricercatori dell' Università e dell' Icgeb di Trieste, e dell' Ifom di Milano, con la collaborazione della Sissa, ha suscitato grande interesse dal momento che essi hanno scoperto come l' assenza di una proteina nota come Pin1 nei neuroni dei malati di Alzheimer si associ alla perdita di organizzazione del Dna e alla produzione di molecole infiammatorie che spingono le cellule verso la degenerazione.
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