"Una spia, certo, ma non certo nel senso tradizionale, ma una spia perché forniva alcune informazioni, magari perfino in modo inconsapevole, chiacchierando. Anche perché aveva una enorme fiducia nei sovietici ed era in generale estremamente ingenuo, direi in modo imbarazzante". Così il fisico della Sissa Giuseppe Mussardo descrive Bruno Pontecorvo, uno degli scienziati migliori del dopoguerra e una delle personalità più enigmatiche dello stesso periodo.
Continua a leggere qui