Press Review

Premio Green Book 2024, ecco la cinquina finalista. Il vincitore sarà decretato a Parma il 6 aprile
Venezie Post

Il Premio, alla sua seconda edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali che analizzano il mondo della green economy. In lizza "Quello che sai sulla plastica è sbagliato" di S. Angioni, S. Bertacchi, R. Rollini; "Guarire la democrazia" di Leonardo Becchetti; "Gli animali di Calvino" di Serenella Iovino; "La Groenlandia non era tutta verde" di Gianluca Lentini; "Bestiario selvatico" di Massimo Zamboni Il Premio Green Book , alla sua seconda edizione , è un riconoscimento che si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy . È uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quei titoli che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull'ambiente ma anche sulle nostre industrie, sulle città o sulle politiche pubbliche.

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Premio Green Book 2024, ecco la cinquina finalista. Il vincitore sarà decretato a Parma il 6 aprile
Lombardia Post

Il Premio, alla sua seconda edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali che analizzano il mondo della green economy. In lizza "Quello che sai sulla plastica è sbagliato" di S. Angioni, S. Bertacchi, R. Rollini; "Guarire la democrazia" di Leonardo Becchetti; "Gli animali di Calvino" di Serenella Iovino; "La Groenlandia non era tutta verde" di Gianluca Lentini; "Bestiario selvatico" di Massimo Zamboni Il Premio Green Book , alla sua seconda edizione , è un riconoscimento che si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy . È uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quei titoli che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull'ambiente ma anche sulle nostre industrie, sulle città o sulle politiche pubbliche.

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Premio Green Book 2024, ecco la cinquina finalista. Il vincitore sarà decretato a Parma il 6 aprile
greenweekfestival.it

Il Premio, alla sua seconda edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali che analizzano il mondo della green economy. In lizza "Quello che sai sulla plastica è sbagliato" di S. Angioni, S. Bertacchi, R. Rollini; "Guarire la democrazia" di Leonardo Becchetti; "Gli animali di Calvino" di Serenella Iovino; "La Groenlandia non era tutta verde" di Gianluca Lentini; "Bestiario selvatico" di Massimo Zamboni Il Premio Green Book , alla sua seconda edizione , è un riconoscimento che si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy . È uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quei titoli che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull'ambiente ma anche sulle nostre industrie, sulle città o sulle politiche pubbliche.

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Premio Green Book 2024, ecco la cinquina finalista. Il vincitore sarà decretato a Parma il 6 aprile
Italy Post

Il Premio, alla sua seconda edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali che analizzano il mondo della green economy. In lizza "Quello che sai sulla plastica è sbagliato" di S. Angioni, S. Bertacchi, R. Rollini; "Guarire la democrazia" di Leonardo Becchetti; "Gli animali di Calvino" di Serenella Iovino; "La Groenlandia non era tutta verde" di Gianluca Lentini; "Bestiario selvatico" di Massimo Zamboni Il Premio Green Book , alla sua seconda edizione , è un riconoscimento che si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy . È uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quei titoli che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull'ambiente ma anche sulle nostre industrie, sulle città o sulle politiche pubbliche.

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From 'Tatooine' to reality: How exoplanet research has translated to science fiction
Phys.org

An astronomy lesson on binary stars could begin with a series of complex diagrams and data or with a clip from the movie Star Wars where Luke Skywalker looks up at the sky of his home planet, Tatooine, and sees two suns shining. Which will more easily awaken the interest of a sleepy high school class? Science fiction has always captured our attention, and as many scientists claim, it has often been a source of inspiration for their scientific careers. For this reason, it is sometimes used to communicate science to the public, even conveying complex content. While this can be an effective method, it is necessary to understand how actual science is represented by science fiction. This is what a new paper published in the Journal of Science Communication-JCOM has done, using a quantitative methodology capable of analyzing a large corpus of science fiction works (specifically addressing exoplanets), showing that significant changes in scientific knowledge correspond to changes in science fiction literature as well.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Messaggero Veneto

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
La Tribuna di Treviso

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
La Nuova di Venezia e Mestre

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Corriere delle Alpi

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Mattino di Padova

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Una Academy di futuro per tutti Generali porta i dipendenti a scuola
Il Piccolo

Nuove competenze tecniche, perché nell'era della digitalizzazione spinta, dei big data e dell'intelligenza artificiale saper maneggiare al meglio i sempre più numerosi strumenti tecnologici a disposizione è un elemento in grado di fare la differenza. Ma anche comportamentali, perché in un mondo in cui le conoscenze si fanno sempre più specialistiche per rendere forte una compagnia è fondamentale saper fare sistema e condividere con i colleghi le informazioni, che vanno viste come un valore e non come un potere.
Sono le caratteristiche dei manager del futuro secondo il Gruppo Generali, che per la prima volta apre a beneficio dei nostri lettori le porte della sua Academy, la struttura che forma gli oltre 80 mila dipendenti del Gruppo, presente in più di 50 Paesi, per raccontare il lavoro che viene portato avanti su questo fronte, strategico per un'azienda globale che opera in un settore in continua evoluzione e altamente competitivo come quello finanziario e assicurativo.

L'Academy non a caso collabora con tanti soggetti: nel caso della scuola per gli "attuari del futuro" c'è il Mib e la Willis Towers Watson, ma è attiva anche una partnership con l'Istituto di data science e intelligenza artificiale, costituito dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), le Università di Trieste e di Udine, il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp), il Mib.

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Dall'ordine nascosto nel caos al comportamento del cervello: un viaggio affascinante nelle conferenze del Collegio Volta
Audiopress

l Collegio Volta , centro di eccellenza dell'Università di Pavia, apre le porte al pubblico con un intrigante ciclo di quattro conferenze dal titolo " Dynamical Systems, Chaos and Complexity " . Un'occasione unica per esplorare le frontiere della scienza, dove sistemi apparentemente caotici si rivelano governati da sorprendenti modelli di comportamento. 1. Sistemi dinamici: l'ordine nascosto nel caos 7 marzo, ore 21: Angelo Vulpiani (Sapienza Università di Roma) ci guiderà in un'esplorazione dei "Sistemi dinamici", svelando i principi che governano l'evoluzione di sistemi complessi in fisica, biologia e ingegneria. Come possiamo prevedere il comportamento di sistemi che appaiono caotici e imprevedibili? Quali sono le leggi che regolano la loro evoluzione nel tempo? 2. Il fascino del comportamento collettivo 21 marzo, ore 21: Francesco Ginelli (Università dell'Insubria) ci condurrà alla scoperta dei "Meccanismi del comportamento collettivo". Come le interazioni individuali tra animali, persone o altri elementi di un sistema possono generare fenomeni complessi e affascinanti, come gli sciami di insetti, le folle umane o il traffico automobilistico? 3. Sfidando la complessità del cervello umano 4 aprile, ore 21: Alessandro Treves (SISSA, Trieste) affronterà la sfida di "Comprendere il cervello". 

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
giornaletrentino.it

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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In the brain the structure that gives the perception of time
Global Happenings

The brain perceives the passage of time thanks to the same structure that controls the sensation of touch: it is possible thanks to the dual function of the area of the brain called the somatosensory cortex. Published in the journal Nature Communications, the discovery is thanks to the group from the International School for Advanced Studies of Trieste, coordinated by Mathew Diamond. The discovery was possible thanks to research conducted on rats using optogenetics, the technique that allows the activity of neurons to be modulated using light

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
ANSA

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
Eco di Bergamo

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Nel cervello la struttura che dà la percezione del tempo
AltoAdige.it

Il cervello percepisce il passare del tempo grazie alla stessa struttura che controlla la sensazione del tatto: è possibile grazie alla doppia funzione dell'area del cervello chiamata corteccia somatosensoriale. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, la scoperta si deve al gruppo della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, coordinato da Mathew Diamond. La scoperta è stata possibile grazie alla ricerca condotta sui ratti utilizzando l'optogenetica, la tecnica che consente di modulare l'attività dei neuroni utilizzando la luce.

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Trieste capitale delle iniziative per il centenario di Franco Basaglia
Trieste All News

«Basaglia parla al presente, ha ancora molto da dire: quando abbiamo iniziato a pensare a questa ricorrenza eravamo preoccupati che eventuali celebrazioni potessero fissare il suo pensiero e la sua opera e diventare un modo per dire che abbiamo concluso, mentre abbiamo ancora tanto da fare. Basaglia ci ha regalato uno sguardo diverso sul mondo: per questo c'è da tornare a lui, rileggere i suoi libri a partire dalle contraddizioni dell'oggi. È una sfida che abbiamo voluto cogliere e che ci rende oggi orgogliosi, perché la Città (Trieste, ndr ) ancora una volta ha risposto: senza la Città non ce l'avremmo fatta, allora come ora. Chiediamo di continuare a lavorare, perché le persone ai margini sono sempre di più.» Così la psichiatra Giovanna Del Giudice , attualmente presidente di Copersamm-Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia , l'associazione che coordina le iniziative promosse in occasione del centenario, durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Trieste al Circolo della Stampa. 

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"Franco Basaglia oggi", l'omaggio di Trieste
Il Gazzettino (ed Udine)

Un fitto programma di eventi, per celebrare il centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia (11 marzo 1924), è stato presentato ieri al Circolo della stampa di Trieste. Si intitola "Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario" la due giorni promossa per l'11 e 12 marzo. L'iniziativa è organizzata da ConF.Basaaglia, Archivio Basaglia e Il Saggiatore, con il patrocinio del Comune.
Per Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente di ConF.Basaglia, «proporre eventi per tutto il 2024 è una sfida che ci rende orgogliosi e la città ha risposto.
Credo che la rivoluzione, fatta a Trieste abbia avuto come protagonista la città, altrimenti non ce l'avremmo fatta a chiudere i manicomi e a garantire i servizi territoriali». Si parte, al Teatro Miela, lunedì 11, con la presentazione della riedizione degli scritti 1953-1980 di Franco Basaglia e con l'incontro "Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario". Il 12 marzo è in programma il seminario "Franco Basaglia, per continuare", alla Direzione area salute mentale A e B di Trieste.

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Rozza (Sissa), Trieste capitale della matematica applicata
ANSA

"Trieste è stata in questi giorni la capitale della matematica applicata e industriale" in un'edizione del convegno internazionale dell'evento scientifico più importante della disciplina con "partecipazione molto al di sopra delle aspettative: le stime più ottimistiche prevedevano 700 partecipanti, invece siamo arrivati a 1070". Lo ha detto in occasione della chiusura dell'evento Gianluigi Rozza. Rozza è docente alla Sissa e co-presidente del comitato organizzatore della VI conferenza della Society for Industrial and Applied Mathematics (Siam) sulla matematica dell'incertezza, disciplina importantissima per le imprese nell'era di Intelligenza artificiale e big data. 

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