Il velo islamico non è un ostacolo per le donne nella scienza. Il velo da abbattere, nel campo, è un altro: il cosiddetto «velo di cristallo», quello che impedisce alle scienziate di raggiungere posizioni di vertice nelle carriere accademiche e di ricerca. È quanto emerge dalle testimonianze raccolte dai ricercatori dell’Università di Trento Ilaria Ampollini e Alberto Brodesco tra nove scienziate, italiane e straniere, di religione o provenienza da Paesi musulmani, che fanno ricerca in Italia.
Il loro progetto «Veli di cristallo. Donne e Islam nell’Italia della ricerca scientifica», vincitore dell’edizione 2016 del premio intitolato al giornalista scientifico Romeo Bassoli, promosso dalla Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di
Trieste) e dall’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), nato come podcast e diventato anche un video, è stato proiettato per la prima volta pubblicamente proprio nei giorni scorsi a Trieste.
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