L' astrofisico della Sissa Roberto Trotta: «Troppi lanci di aziende che mirano a migliorare la connessione Internet
In quanti in quest' ultimo mese abbiamo rivolto lo sguardo al cielo per contare le stelle cadenti e affidare loro qualche nostro desiderio? O soltanto per intercettare le costellazioni più celebri o ammirare la via Lattea? E per quanto potremo ancora farlo senza confondere stelle e satelliti? Il problema è quantomai concreto, perché questo nostro cielo sta diventando sempre più affollato, un Far West in cui le grandi compagnie private, a partire da SpaceX di Elon Musk, stanno lanciando migliaia di satelliti artificiali che cambieranno la fisionomia del nostro firmamento. «Dal 2019 - spiega l' astrofisico della Sissa Roberto Trotta, che al tema ha dedicato anche uno spettacolo - la comunità di astronomi professionisti e astrofili amatoriali ha assistito con crescente allarme al lancio ravvicinato, da parte di aziende private, di migliaia di satelliti per la copertura internet globale. In orbita a un' altezza relativamente moderata, tra i 350 e i 500 km, stanno rapidamente riempiendo il cielo notturno, con gravi problemi per l' astronomia ottica e radio».
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