Oggi il suo nome e i contorni della sua vicenda appaiono sfocati nella nebbia del passato. Ma la storia di Bruno Pontecorvo, il geniale fisico del gruppo di via Panisperna che nel 1950 sparì inghiottito nel buco nero dell'Unione Sovietica è emblematica come poche altre dei retroscena della Guerra fredda.
La "sindrome Pontecorvo" ha contagiato da molti anni Giuseppe Mussardo, fisico teorico della Sissa con la vocazione per la storia (e le storie) della scienza. Dieci anni fa, in occasione del centenario della nascita di Pontecorvo, aveva scritto un film-documentario per la regia di Diego Cenetiempo che gli era valso un importante riconoscimento all'International Scientific Film Festival.
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