Padova, 18 gen. (Adnkronos Salute) - Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell' università di Padova, in collaborazione con l' università di Losanna e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa), rivela l' aumento di disturbi da fame emotiva e alimentazione incontrollata soprattutto durante il primo lockdown anti-Covid del 2020. Pubblicato sulla rivista 'Appetite', il lavoro analizza gli indici di fame emotiva, ovvero la tendenza a mangiare quando si è in preda allo stress o a emozioni negative come la tristezza, e la frequenza alle abbuffate compulsive, caratterizzate da episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve con la sensazione di perdere il controllo su cosa e quanto si stia mangiando.
Press Review
Coronavirus: fame emotiva e abbuffate effetti negativi lockdown, studio
Today
A che punto sono gli 8 centri per unire università e aziende del piano industria 4.0
World Magazine
Da Milano a Genova, da Roma a Napoli, questi poli di eccellenza devono favorire il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello delle imprese L' industria 4.0 raccontata con i Lego
Covid:Sissa,Fvg e Trento pressione su sanità più alta Italia
ANSA FVG
Di seguito l' intervento di analisi scientifica che il Data scientist della Sissa Guido Sanguinetti ha scritto per l' ANSA sull' andamento della pandemia in regione nella settimana appena conclusa e in previsione della prossima.
"La settimana appena conclusa (9/1-15/1) mostra una situazione di sostanziale stabilità ad un livello molto elevato di nuovi casi. Nella settimana trascorsa si sono rilevati 4.935 nuovi casi (contro i 3834 della settimana 1/1-8/1, con un aumento del 29%) a fronte peraltro di un aumento consistente del di persone testate per la prima volta (14125 contro le 8486 della settimana precedente, che probabilmente risentiva ancora delle feste natalizie).
Artificial Intelligence Beats Us In Chess, But Not In Memory
Eurasia News
In the last decades, Artificial Intelligence has shown to be very good at achieving exceptional goals in several fields. Chess is one of them: in 1996, for the first time, the computer Deep Blue beat a human player, chess champion Garry Kasparov. A new piece of research shows now that the brain strategy for storing memories may lead to imperfect memories, but in turn, allows it to store more memories, and with less hassle than AI. The new study, carried out by SISSA scientists in collaboration with Kavli Institute for Systems Neuroscience & Centre for Neural Computation, Trondheim, Norway, has just been published in Physical Review Letters .
Otkriveno dvostruko poreklo kosmike praine u udaljenom svemiru
Danas
Dve milijarde godina nakon Velikog praska, univerzum je jo bio veoma mlad. Foto: Pixabay/WikiImages Meutim, hiljade ogromnih galaksija, bogatih zvezdama i prainom, ve su bile formirane. Meunarodnu studiju koja pojanjava kako je to uopte bilo mogue, sproveo je tim istraivaa iz vie evropskih i kanadskih institucija, a predvodio ju je dr Darko Donevski, naunik iz Srbije, koji je trenutno postdoktorski stipendista na italijanskom institutu SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati).
The brain has a better memory than AI
Freenews
Despite the fact that the brain can throw up imperfect memories, including events that never happened, the algorithms and strategies of human neural networks are better and more efficient at storing information than AI systems can afford. The research is published in Physical Review Letters.
Polvere cosmica: svelata la doppia origine
Corriere Nazionale
Svelata la doppia origine della polvere cosmica: la scoperta di un team internazionale di ricercatori guidato da Darko Donevski della Sissa Due miliardi di anni dopo il Big Bang, l' universo era ancora molto giovane. Eppure esistevano già migliaia di galassie enormi, ricche di stelle e polvere. Uno studio internazionale, guidato dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, spiega ora come questo sia stato possibile.
Svelata la doppia origine della polvere cosmica
Media INAF
Due miliardi di anni dopo il Big Bang, l’universo era ancora molto giovane. Eppure esistevano già migliaia di galassie enormi, ricche di stelle e polvere. Uno studio internazionale, guidato dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, spiega ora come questo sia stato possibile.
Nuove teorie spiegherebbero l' ordine e il disordine del ghiaccio cristallino
Infinity News
Nuove incursioni teoriche sul ghiaccio cristallino potrebbero spiegare come recuperare parte dell' ordine mancante quando il ghiaccio viene sottoposto a temperature molto basse.
Già prima di nascere si «decide» quale sarà la mano dominante
Il Corriere della Sera.it
Usare la destra o la sinistra è, almeno in parte, dovuto ai geni che abbiamo ereditato e infatti i feti di poche settimane già scelgono quale pollice succhiare. Livelli di testosterone ed età della madre influenzano l’organizzazione del cervello.
La decisione avviene tuttavia quasi sempre durante la gestazione: uno studio del Neuroscience and Society Lab della SISSA di Trieste ha dimostrato che già a diciotto settimane, in utero, il feto è più veloce nei movimenti di precisione con quella che diventerà poi la mano d’elezione.
Le galassie polverose dell' universo bambino
Global Science
Da giovane, circa due miliardi di anni dopo il Big Bang, l’universo era più polveroso di quanto ci si potrebbe aspettare. La maggior parte dei corpi celesti ancora non esisteva, eppure una grande quantità di gas era già concentrata in una serie di galassie giganti, ricche di stelle. Ora un nuovo studio guidato dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste getta per la prima volta luce su questo misterioso fenomeno. Combinando dati raccolti dal telescopio Alma in Cile con modelli teorici, gli scienziati hanno trovato l’origine di queste antiche galassie polverose: un rapido aumento di gas e polveri riconducibile all’elevata concentrazione di metalli nel giovane universo.
Stukając do wrót pyłowych gigantów
Koplalnia Wiedzy.pl
Midzynarodowy zespó naukowców, w tym dwoje naukowców z NCBJ - Katarzyna Maek i William Pearson, rzuci nieco wiata na zoone procesy fizyczne zwizane z wytwarzaniem pyu, metali i gwiazd w ewolucji galaktyk. Badacze przeanalizowali du próbk odlegych pyowych galaktyk, wykrytych za pomoc ALMA. Badanie, opublikowane w Astronomy & Astrophysics, ujednolicio metody obserwacyjne i teoretyczne, znajdujc dowody na szybki wzrost pyu w modych, ale ju bogatych w metale galaktykach w odlegym wszechwiecie.
Ghiaccio: un nuovo modello ne spiega struttura e proprietà
Il Piccolo
Ghiaccio: un nuovo modello ne spiega struttura e proprietà
Può apparire un materiale molto ordinato, ma non lo è: i motivi sono illustrati in un lavoro di Sissa, Ictp, Ifir-Unr e Cnr che apre interessanti scenari
In edicola
Perchè esiste la polvere cosmica? Nuova scoperta "stellare" di SISSA
Trieste All News
Contrariamente ai luoghi comuni, l' Universo è un luogo polveroso ; e se paragoniamo scherzando i buchi neri a gigantesche aspirapolveri interstellari, vi sono tanti "angoli" dell' Universo, tante Galassie eccezionalmente polverose. L' equivalente galattico del mucchietto di polvere sotto il tappeto. Solitamente la presenza di polvere interstellare - particelle composte di silicati, grafite e altri elementi del carbonio...
Svelata doppia origine della polvere cosmica nell' Universo lontano
Askanews
Lunedì 11 gennaio 2021 - 11:54 Svelata doppia origine della polvere cosmica nell' Universo lontano In uno studio guidato da SISSA su evoluzione galassie massicce Roma, 11 gen. (askanews) - Due miliardi di anni dopo il Big Bang, l' Universo era ancora molto giovane eppure esistevano già migliaia di galassie enormi, ricche di stelle e polvere. Uno studio internazionale, guidato dalla SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, spiega ora come questo sia stato possibile...
Covid e olfatto: lo studio sulle correlazioni
il Piccolo.it
TRIESTE Immagina una domenica mattina di inizio gennaio: ti svegli per preparare la cara vecchia moka e non senti il profumo del caffè che inonda la stanza. Ti rendi conto in un baleno di aver perso l' olfatto, una percezione importante che finora avevi sottovalutato. Molte persone che hanno contratto il Covid-19 hanno segnalato disturbi dell' olfatto, e molti hanno anche disgeusia o ageusia (rispettivamente, alterazione o perdita del gusto) o cambiamenti nella chemestesi (la capacità di percepire sostanze irritanti come il peperoncino piccante o la sensazione rinfrescante della menta).
Recovery Fund, SISSA: Fondi ridicoli per giovani ricercatori, serve di più
Trieste All News
Non si è mai parlato tanto di scienza quanto nel passato 2020; e teoricamente l' importanza di avere fondi destinati alla ricerca scientifica, specie considerando l' annosa dipendenza dell' Italia dai paesi dell' Unione Europea (ad esempio sul fronte del vaccino anti-Covid), dovrebbe rendere più che mai evidente la necessità di sostenere questo fronte. Tuttavia, allo stadio attuale, il Recovery Fund prevede che " nei 7 anni considerati, 10/11 miliardi di euro verrebbero destinati a ricerca e sviluppo, cioè il capitolo 'Dalla ricerca all' impresa' " ha osservato Stefano Ruffo , direttore della Scuola internazionale di Studi Superiori Avanzati ( SISSA ) di Trieste.
Covid e olfatto: lo studio sulle correlazioni
Il Piccolo
Un' indagine globale analizza le cause dei disturbi che alterano la percezione degli odori nei malati. Sissa protagonista
Immagina una domenica mattina di inizio gennaio: ti svegli per preparare la cara vecchia moka e non senti il profumo del caffè che inonda la stanza. Ti rendi conto in un baleno di aver perso l' olfatto, una percezione importante che finora avevi sottovalutato. Molte persone che hanno contratto il Covid-19 hanno segnalato disturbi dell' olfatto, e molti hanno anche disgeusia o ageusia (rispettivamente, alterazione o perdita del gusto)...
In edicola
Unveiling the double origin of cosmic dust in the distant Universe
Phys.org
Two billion years after the Big Bang, the Universe was still very young. However, thousands of huge galaxies, rich in stars and dust, were already formed. An international study, led by SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, now explains how this was possible.
Il direttore della Sissa: "Troppo pochi i soldi destinati alla ricerca"
il Piccolo.it
«Più fondi alla ricerca, specie se si vuole evitare la fuga di cervelli, e rispetto delle attuali proporzioni di 2 a 1 nella ripartizione tra i fondi alla ricerca di base e quelli alla ricerca applicata». Sono i due punti cardine in base ai quali andrebbe assegnata al settore la quota di Recovery Fund secondo Stefano Ruffo, direttore della Sissa, che interviene nel dibattito in corso.