Approda alla due giorni conclusiva InVisible Cities, festival multidisciplinare diffuso che pone al centro dell' attenzione il dialogo tra arti performative, linguaggi digitali e spazi urbani.
Lo spettacolo Monday (stasera al Teatro, alle 20), parte del progetto Ars. Arti Relazioni Scienze, è il nuovo lavoro che la compagnia Dynamis ha realizzato in collaborazione con Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie: lavoro ironico e surreale sulla necessità della riduzione del consumo di plastica.
Narrazione che proseguirà anche domenica con il laboratorio Autodafè, in cui i partecipanti elaboreranno narrazioni-opere d' arte donando una nuova identità agli oggetti. Altro appuntamento quello con L' Arte del Selfie nel Medioevo. Le Rime Petrose, Giovanni Succi racconta il Dante che non ti aspettiì (alle 18 nel giardino Rizzo, in viale Regina Elena 3): progetto del frontman della band Bachi da Pietra e volto noto del rock underground. La serata si chiuderà alle 21. 30 in largo Porta Nuova con la danza urbana di Arearea e la produzione Cosmic Dancer.
Sempre sabato il workshop a cura di Kaleidoscienza, Elektron lapis (alle 17. 30, Corte di Palazzo Torriani). Alle 18 in piazza Unità la replica di Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile, perfomance audioguidata in cuffia a cura di Kepler 452. Dalle 20. 30 alle 23 l' installazione di Katja Heitmann, For iTernity. La chiusura del festival è affidata a Libra, produzione Sissa.
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